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"La presente edizione raccoglie in un unico volume le due parti del nostro manuale di diritto penale, risalenti a sette anni or sono - quanto alla seconda edizione della prima parte - e a cinque anni - con riferimento alla seconda parte -. In essa, per quanto tuttora incompleta, figurano numerosi aggiornamenti, talora di maggiore ampiezza (ad es., sui rapporti del nostro sistema con la Convenzione dei diritti umani, sulla giustizia riparativa, sulla legge nel tempo, sulla tenuità del fatto, sulla disciplina della causalità, sulle direttive anticipate di trattamento, sul dolo, sulla colpa medica), insieme ad un nuovo capitolo relativo ai confini spaziali della legge penale e alla cooperazione internazionale. Lo spirito dei tempi è caratterizzato da tensioni, a tutti livelli, sempre più accentuate, complice una legislazione dai ritmi incessanti, e che alterna interventi circoscritti a provvedimenti di vasta portata, non di rado contrassegnati da spinte divergenti a livello politico-criminale e sul piano delle garanzie proprie della 'materia penale'. In un simile contesto - vieppiù condizionato dalla crescente influenza della produzione, soprattutto giurisprudenziale, di fonte europea - grande è la tentazione di cercare di 'ridurre la complessità', proponendo soluzioni 'chiare e forti' in un senso a nell'altro. Senza per questo rinunciare a prendere posizione in merito ai singoli problemi, si è peraltro ritenuto di dover impiegare le massime energie verso il superamento di rigide scelte di campo, come tali inadatte a saggiare le possibilità - che pure esistono - di raggiungere nuovi equilibri grazie all'arma del dialogo (soprattutto, con le istanze europee) e dell'approfondimento sul piano sistematico e a livello di scelte interpretative: nella consapevolezza, altresì, che il peggior nemico della nostra disciplina è quello insito nello spazio accordato ad influenze 'di parte', malgrado ciò avvenga anche ad opera di quanti siano animati dalle migliori intenzioni." (dalla Premessa).